C’è bisogno di nuove professionalità per la Pubblica Amministrazione.
Nel contesto italiano e globale, è ormai evidente l’affermarsi di nuovi sistemi di ponderazione degli interessi pubblici e dello sviluppo territoriale.
L’azione della Pubblica Amministrazione deve essere protesa al conseguimento di risultati, come rammentato dal nuovo Codice dei contratti pubblici, che esplicitamente riconosce la necessità di abbandonare modelli di amministrazione difensiva.
Nel Codice degli appalti pubblici, il buon andamento della Pubblica Amministrazione diviene così verificabile, misurabile quantitativamente, mediante il confronto fra il ritorno sull’investimento e il costo: se il primo è superiore al secondo, si ha generazione di valore, altrimenti, no. Se si genera valore nel rispetto di parametri di sostenibilità, si è conseguito il risultato.
Il processo di generazione di valore ha natura essenzialmente economica, ed infatti esistono strumenti di misurazione utilizzati in tal senso nella compliance aziendale, ma la Pubblica Amministrazione deve controbilanciare questa spinta anche con le esigenze che derivano da una lunga tradizione di tutela dell’interesse pubblico.
Qualcosa di più rispetto all’obbligo diffuso, anche a livello privatistico, di rispetto dei parametri di sostenibilità dello sviluppo.
La digitalizzazione dei fascicoli della Pubblica Amministrazione, dei procedimenti e dei processi, senz’altro consentirà una velocizzazione dell’agire pubblico e la diffusione a livello amministrativo degli stessi strumenti di accorpamento, verifica ed interpretazione dei dati, già in uso nelle imprese, con ricorso a strumenti di machine learning.
Per contro, potranno svilupparsi nel corso dei prossimi anni software specializzati nell’interpretazione dei dati della Pubblica Amministrazione, con obiettivi di massimizzazione ispirati non semplicemente a teoremi statistici, ma con algoritmi che tengano in considerazione parametri di diritto e casistiche che anni e anni di prassi e giurisprudenza sono stati in grado di individuare.
Di fronte ad una rivoluzione così profonda delle forme di governo del territorio, anche la consulenza legale di diritto amministrativo deve evolversi.
La prima domanda che un soggetto dovrebbe porsi quando si trova di fronte uno studio legale che si occupa di amministrativo o una grande associazione professionale, è: “quale è l’identità di questo studio?”
Il che riconduce immediatamente ad un secondo interrogativo: “qual è il posizionamento di questo studio sul mercato?”.
Per rispondere alle nuove richieste della Pubblica Amministrazione occorrono nuove realtà consulenziali.
Esistono gli studi legali multidisciplinari e generalisti: il nuovo modello consulenziale per le Pubbliche Amministrazioni non può uniformarsi a questi standard.
Si è vero: esistono studi di grandi dimensioni, con un gran numero di collaboratori (avvocati e non) e in genere offrono un bouquet di servizi allargato, in molti casi rivolto sia ad aziende che a individui, e a cui si rivolgono clienti con esigenze anche molto diverse tra loro.
Ma la nuova realtà consulenziale che serve alla Pubblica Amministrazione dovrà essere qualcosa di diverso. Nuove corporate con identity coerenti e chiare.
Occorrono soggetti capaci di offrire risposte alle amministrazioni negli ambiti più tradizionali del diritto amministrativo, garantendo serietà nella consulenza e nell’assistenza legale nella gestione del procedimento amministrativo, nella contrattualistica pubblica, nell’edilizia, nell’urbanistica, nel campo del diritto dell’ambiente, del diritto sanitario e del pubblico impiego.
Ma occorre andare oltre.
Servono realtà professionali capaci di offrire risposte anche nei settori dove la linea di confine tra legislazione pubblicistica e privatistica diventa più opaca come nel caso dei PPP, della finanza di progetto, del social housing, della cartolarizzazione degli immobili pubblici, della gestione dei flussi di comunicazioni con le Autorità Garanti, della verifica dei parametri ESG, della responsabilità per danno erariale, dei trust e delle altre operazioni di costituzione di fondi, relative alla concorrenza, agli arbitrati, ecc.
Soluzioni personalizzate e differenziate per soddisfare le esigenze di clientela attenta ai dettagli ed alla qualità dei servizi.
Le attività sviluppate dovranno andare dalla tradizionale pratica legale ad un’ampia gamma di iniziative che comprendono consulenze, rapporti con le istituzioni governative e la Pubblica Amministrazione, le relazioni internazionali.
Partendo da tale analisi, si stanno sviluppando realtà professionali che cercano di posizionarsi su questa fetta di mercato.
Realtà professionale di nicchia, come PILC – Public Institutions Legal Consultants – una esperienza di consulenza legale integralmente dedicata alla Pubblica Amministrazione.
I tre fondatori di PILC, gli avvocati Lepore, Fioretti e Mannocchi, hanno scelto di occuparsi solo di assistenza alle Pubbliche Amministrazioni, presentandosi sul mercato altamente specializzati in diritto amministrativo e, più in generale, come professionisti capaci di offrire risposte a tutto tondo alle Pubbliche Amministrazioni.
PILC ha un team di circa 80 professionisti, di cui il 70% donne, quattro sedi principali (due a Roma, Milano e Palermo) e diversi Studi professionali capillari su tutto il territorio nazionale e allo stesso tempo funge da punto di riferimento a Roma per importanti amministrazioni comunali e di città metropolitane. La sua clientela include enti e società pubbliche e private, società multinazionali italiane ed estere, piccole e medie industrie, banche.
Lo studio è altresì un punto di riferimento per le imprese che investono nell’import-export nel settore agroalimentare, nella tutela del Made in Italy, nell’assistenza al settore del turismo, nonché per le aziende italiane che sviluppano processi di internazionalizzazione e viceversa, imprese estere che scelgono di investire in Italia.
Le Pubbliche Amministrazioni italiane sono chiamate a svolgere un ruolo essenziale ed insostituibile nella gestione dei fondi del PNRR, con trasformazione della loro organizzazione interna e delle loro modalità operative. Una vera e propria rivoluzione, con nuove importanti opportunità, di fronte alle quali bisogna dotarsi degli strumenti migliori per affrontarla al meglio.
Da qui l’idea di fondare PILC, con l’obiettivo di unire la metodologia e le competenze di due Studi legali di affermata reputazione in Italia, Studio Lepore Associazione Professionale e MFLaw StapA, per rispondere in modo strutturato e sinergicamente alla complessità delle sfide che il percorso di innovazione del Paese genera.