Sport e Responsabilità sociale


Il 20 settembre 2023 è stata approvata definitivamente dalla Camera dei Deputati la proposta di Legge Costituzionale “Modifica dell’Art. 33 della Costituzione, in materia di attività sportiva”.

Si tratta di un unico articolo che aggiunge un nuovo ultimo comma all’art. 33 della Costituzione ai sensi del quale “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psico-fisico dell’attività sportiva in tutte le su forme”.

Il termine “riconosce” evidenzia la visione dell’attività sportiva come realtà pre-esistente alla quale la Repubblica offre tutela e promozione.

Le tre direttrici nell’ambito della quali si declina l’attività sportiva evidenziano il valore educativo – legato alla sviluppo e alla formazione della persona – il valore sociale dello sport – che rappresenta un fattore di aggregazione e strumento di inclusione per persone in condizioni di svantaggio quali quelle di tipo socio-economico; etnico – culturale o fisico-cognitivo e l’innegabile correlazione dello sport con la salute nella più moderna concezione di benessere psico-fisico integrale della persona.

La Lega Nazionale Dilettanti, nella piena condivisione di tale norma costituzionale, ha presentato il 19 novembre u.s. allo Stadio Olimpico, in occasione del Social Football Summit il suo Report 2023/2024 (Corporate Social Responsability C.S.R.) testimoniando l’impegno per un calcio di base sempre più sostenibile e socialmente responsabile.

Il calcio dilettantistico nel nostro paese non è solo sport, ma un vero e proprio tessuto sociale che unisce comunità, promuove valori e rappresenta un’opportunità di crescita per centinaia di migliaia di giovani.

Negli ultimi anni la nostra Lega ha lavorato per valorizzare questo ruolo sociale, promuovendo iniziative volte favorire l’inclusione, sostenere lo sviluppo dei giovani, offrendo ai ragazzi e alle ragazze un ambiente sano e stimolante in cui crescere, sia dal punto di vista sportivo che personale. Abbiamo voluto raccogliere la responsabilità che proviene dal fatto di essere la più grande famiglia sportiva dilettantistica in Europa che, insieme al Settore Giovanile e Scolastico, conta oltre 1 milione di tesserati, numeri che rendono la LND una delle principali agenzie educative del Paese.

L’obiettivo (e l’ambizione della LND) è quello di divenire un modello di riferimento per il movimento calcistico italiano, una organizzazione in grado di coniugare la passione per lo sport con la responsabilità sociale.

La Lega Nazionale Dilettanti è impegnata ad operare per realizzare, nell’ambito della sua attività gli S.D.G. (Sustainable Development Goals) e cioè quell’insieme di 17 obiettivi globali adottati dalle Nazioni Unite nel 2015 che mirano a creare un futuro sostenibile equo e inclusivo per tutti entro il 2030.

Gli S.D.G. forniscono un quadro di riferimento per le aziende e per organizzazioni come LND, guidandole nell’integrazione di pratiche socialmente responsabili e sostenibili nelle loro strategie operative.

Occorre contribuire attivamente al raggiungimento di questo obiettivo che ha un impatto positivo sulla società e sull’ambiente; in questo contesto, anche da parte della Lega Nazionale Dilettanti la Corporate Social Responsability diventa testimonianza dell’attenzione per le aspettative della comunità globale.

Ritengo opportuno ricordare i 17 obiettivi globali affinché ognuno di noi si adoperi, nell’ambito delle sue possibilità e capacità, per realizzare tali obiettivi:


Le iniziative della LND contro il bullismo ed il cyberbullismo; il valore della memoria come antidoto alle mostruosità, informando e formando i giovani sulle tragedie del passato, sperando in un futuro liberato da sentimenti di odio e brutalità, nel ricordo del “Binario 21” a Milano dove oggi sorge il Memoriale della Shoah e dove tra il 1943/1945 migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci diretti ai campi di sterminio; il significato delle pietre d’inciampo a ricordo dei nomi delle vittime della persecuzione nazista; la giornata del ricordo per le vittime delle foibe; le iniziative intraprese per promuovere un percorso finalizzato all’uguaglianza e all’antidiscriminazione e favorire l’inclusione sociale, hanno costituito – e costituiranno nel futuro – momenti di impegno sociale che hanno coinvolto e coinvolgeranno l’intero mondo dilettantistico.

E così ancora desidero ricordare le iniziative per combattere l’omofobia nel mondo del calcio, in collaborazione con l’Arcigay e Gaynet; la solidarietà e l’attenzione nei confronti della Comunità di Sant’Egidio e i centri Caritas; la celebrazione della passione e della tenacia delle donne che vivono il calcio e che rendono il calcio in rosa molto più di una disciplina sportiva, con l’obiettivo di conciliare gli impegni familiari con quelli sportivi.

La LND ha ricevuto la certificazione da parte dell’Organismo preposto per la parità di genere e si è fortemente impegnata in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne con l’obiettivo di costruire una cultura del rispetto educando in particolare le giovani generazioni.

Altro obiettivo – portato avanti in stretta sinergia con la Divisione del Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC – è il progetto di inclusione con la celebrazione il 3 dicembre della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità; e ancora la grande attenzione all’integrazione delle persone costrette a lasciare la propria terra e che aspirano in modo legittimo a migliorare le proprie condizioni sociali e lavorative e la Giornata Nazionale della memoria delle vittime dell’immigrazione.

Le iniziative a sostegno di Komen Italia, Associazione impegnata nella lotta contro i tumori al seno; le esperienze formative con il supporto della tecnologia per le calciatrici e i calciatori delle società dilettantistiche in occasione del Torneo delle Regioni e dell’attività delle rappresentative (l’esperienza STEM); il sostegno all’attività calcistica per i detenuti all’interno degli Istituti penitenziari italiani; le iniziative eSport per coloro i quali non hanno la possibilità di svolgere attività calcistica fisicamente, ma che trovano nel calcio virtuale e nel valore della dimensione di squadra opportunità di impegno e di svago come è avvenuto con i progetti con la Comunità Incontro di Don Pierino Gelmini ad Amelia e con il Gaslini di Genova attraverso l’Associazione A.B.E.O. Liguria, sono alcune delle tante iniziative in cui si declina il nostro impegno, l’impegno della LND, cuore del calcio con oltre 11.000 società, 62.000 squadre, 1.100.000 atleti e 550.000 partite ufficiali giocate.

In occasione del centenario del Corriere dello Sport, Papa Francesco nel rivolgere un Suo messaggio alla testata ricordava che occorre “Pensare e vivere lo sport come un inno alla vita”.

Ricordava quando da bambini si giocava a calcio in Argentina con una palla fatta di stracci.

“Si impara la gioia per la vittoria e si conosce il sudore e l’impegno che sono costanti, si impara anche la sconfitta, cercando di rialzarsi e di fare tesoro degli errori commessi per provare a superarli la prossima volta, o semplicemente ad accettare la propria diversità e il proprio limite: siamo tutti preziosi e unici, ma non siamo perfetti.”

La competizione dello sport è sana, perché chiede pazienza, ascolto dell’allenatore, rispetto per gli avversari, per le regole e per gli arbitri, coordinamento con i compagni: nel mondo invece spesso si mira alla distruzione dell’avversario, al farsi le regole da soli, a rifiutare chi vuole moderare il confronto tra le parti secondo il diritto internazionale. Diffondere una sana cultura dello sport in questo senso significa far crescere l’umanità nei suoi valori più belli e autentici”.

Nel solco dei valori che Papa Francesco ci ricorda come fattori fondamentali per vivere lo sport e dell’art. 33 della Costituzione dobbiamo tutti impegnarci per uno sport e un calcio socialmente responsabile.

Giancarlo Abete

Presidente della Lega Nazionale Dilettanti

Registrato al Tribunale di Roma il 19/09/2018, n. 155
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