Hanno detto… sul numero 62, febbraio 2024 • anno 6

Vincenzo Sanasi D’Arpe
il Fondo di Garanzia per la prima casa si atteggia quale strumento di politica economica con funzione anticiclica, più simile al sostegno al credito per le famiglie e le categorie sociale più fragili. È proprio la funzione di sostegno al credito delle famiglie e dei giovani, che ha consentito al Fondo non soltanto di mantenere negli anni, dalla sua iniziale istituzione, un ruolo di rilievo nel contesto creditizio, ma anche di rafforzarlo ed espanderlo ulteriormente. Si pensi, in primis, alle modifiche che hanno interessato la disciplina del Fondo prima casa nel periodo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, rendendo l’intervento di Consap concreto e specchio dei bisogni della società in quel preciso momento.

Giuliano Castiglia
Appare fondamentale la rivalutazione della richiamata previsione dell’articolo 81 della Costituzione da parte di tutte le istituzioni chiamate a garantirne l’effettività, valorizzandone, oltre l’aspetto numerico, la portata sostanziale.
In quest’ottica, a ogni nuovo impegno richiesto alla macchina pubblica devono corrispondere, ceteris paribus, risorse personali e materiali aggiuntive rispetto a quelle preesistenti.
Altrimenti, resteremo inevitabilmente legati a una prospettiva di corto respiro che, guardando non oltre le prossime elezioni, è destinata solo a consumare e – dimentica che il risparmio e l’investimento sono la condizione prima dello sviluppo, così di un singolo individuo come di una famiglia e di una società – a condurre al fallimento.

Antonio Paoletti
Il confronto sull’Intelligenza Artificiale verte, in particolare, sull’importanza e gli indubbi risvolti positivi che gli strumenti di IA possono portare all’impresa, alla ricerca, alla medicina e in molti ambiti della società. L’attenzione, da molti, viene posta al ruolo che l’IA deve avere rispetto all’uomo, sensibilizzando su un’azione che sia coadiuvante del lavoro delle persone più che meramente sostitutiva. I temi, come si può facilmente comprendere, sono molteplici, di non facile e immediata soluzione e multidisciplinari. Nei prossimi mesi cercheremo di comprendere come i vari settori economici si sono posti nei confronti dell’IA e come questa evoluzione epocale porterà nuove opportunità e occasioni di sviluppo economico.

Francesco Fimmanò
Sul piano generale si avverte una giurisdizionalizzazione della fattispecie nel senso che il giudice, come d’altra parte accade per l’intera disciplina della crisi, acquista nuovamente un ruolo centrale ed invece di introdurre elementi e competenze esterne, tipo l’Anac, si lascia all’autorità giudiziaria la valutazione, il contemperamento e il giudizio in relazione ai diversi e compositi interessi in gioco, fermo restando l’accentuazione del ruolo della P.A. rispetto alla salvaguardia della corretta esecuzione del rapporto.

Matteo G. Caroli
Un’altra transizione epocale, realizzabile solo attraverso un’azione profonda su tutti i fronti che influenzano le potenzialità di impiego oltre l’attuale età di pensionamento: l’organizzazione del lavoro e il rinnovo delle competenze; il superamento degli stereotipi relativi alle generazioni e l’innovazione dei meccanismi di compenso e di carriera; l’ampliamento del mercato del lavoro; l’uso delle tecnologie. Tutti ambiti dove occorrerà identificare soluzioni nuove, probabilmente anche “disruptive” rispetto a quelle che hanno funzionato fino ad oggi. Soluzioni che dovranno essere basate su una solida riflessione scientifica per saper ben bilanciare le necessità di tutti gli attori in campo; a partire dai diretti interessati, gli anziani, che, tanto per iniziare, sarà bene chiamare con un più accattivante “silvers”.

Associazione Antigone
La consapevolezza per cui la triade lavoro, formazione e istruzione stia alla base di ogni percorso rieducativo costituisce anche la premessa basilare dell’accordo istituzionale stilato lo scorso giugno dal Ministero della Giustizia e il CNEL. Se con tale accordo il Ministero si impegna a snellire gli adempimenti per le imprese e le società del terzo settore che intendano assumere e formare i detenuti – semplificando anche la concessione di agevolazioni, incentivi e sconti fiscali – il CNEL, dal canto suo, coinvolgendo i corpi intermedi (ovvero datori di lavoro, sindacati e enti del terzo settore), si impegna a: fornire supporto giuslavorista con i suoi esperti, a implementare la formazione delle persone detenute, a promuovere la copertura degli istituti penitenziari rispetto all’offerta di corsi universitari, a studiare i fabbisogni occupazionali per orientare la formazione all’interno delle carceri, e soprattutto a pianificare una campagna informativa sugli incentivi e benefici previsti per i datori di lavoro.

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