Il tetto all’uso del contante, un approccio ideologico

Il tetto al contante, se di 1.000, 2.000, 5.000, o anche 10.000 euro, si rileva essere ormai un tema meramente di carattere ideologico.

Alla sinistra tradizionalmente statalista, volta a imporre leggi e sanzioni che regolano e limitano, quasi in una perenne psicosi culturale di sospetto, le attività imprenditoriali, commerciali e professionali, si contrappone una destra liberista, che con le sue aperture vuole stimolare la crescita economica, favorire la libera iniziativa, la concorrenza fra privati, la circolazione del denaro, ecc.

È stato scritto fin troppe volte e non mi soffermo oltre, che non c’è alcuna correlazione empirica, netta e chiara tra uso del contante e riciclaggio di denaro di illecita provenienza, tra pagamenti cash ed evasione fiscale.

Basti pensare che nel periodo 2012-2014, con un tetto ai pagamenti a mezzo contanti di 1.000 €, l’evasione fiscale raggiungeva livelli altissimi, stimati in circa 110 miliardi di euro. E poi, pur essendo l’evasione fiscale un problema, più o meno evidente ma di certo comune a tutti i Paesi, perché nel 2021 su 30 stati europei solo in 12 sono previsti limiti all’uso del contante?

Semmai è un tema di controlli e di tracciabilità delle attività lavorative da attualizzare e implementare attraverso procedure di alert e segnalazioni, che siano più stringenti e pervasive nel far emergere incongruenze o anomalie dei movimenti finanziari (versamenti e prelievi bancari, ovvero transazioni, ecc.).

E comunque tanti altri limiti e vincoli sono e restano ancora operativi come, ad esempio, i 15.000 € quale limite massimo di pagamento in contanti per i turisti stranieri, o i 1.000 € per i trasferimenti di denaro attraverso money transfer, o ancora i 2.000 € per i cambi valute.

Qualcuno potrebbe obiettare che questo approccio al tema sia anacronistico, anche romantico in una concezione della presunta sussistenza a tutt’oggi di poli ideologicamente contrapposti, quando ormai i partiti di sinistra fanno cose di destra, quelli di destra spesso assumono posizioni di marcato contenuto socialista ed ecologista, nell’adagio quanto mai attuale e di accezione comune: “PD, fai qualcosa di sinistra”!

Ma il tema è tutto lì, due visioni diverse, due approcci regolamentari e di interventi opposti per lo sviluppo e la crescita economica del Paese.

Il resto è teoria e accademia.

Ugo Utopia

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