Dopo le elezioni, l’area progressista fa riferimento a Giuseppe Conte

Credo che oggi, dopo le lezioni, ci sia un’area progressista dove è ancora possibile parlare di “Stato sociale“, di difesa dei più deboli, di precariato giovanile e di una giustizia forte contro il malaffare. E quest’area fa adesso riferimento alla serietà del Presidente Giuseppe Conte.

Credo che sia questo ciò che ha fatto la differenza tra noi e gli altri: noi parlavamo di salario minimo a € 9 all’ora e di “ecobonus” per il risparmio energetico delle nostre case, mentre gli altri litigavano dentro cartelli elettorali basati su agende che nessuno aveva scritto e nessuno aveva mai letto.

In campagna elettorale ci vogliono progetti con obiettivi chiari e realizzabili.

Salario minimo, superbonus, taglio dell’IRAP, decontribuzione sud, non sono solo parole ma progetti politici reali che mettono al centro il lavoro: la prima vera emergenza sociale di questo paese.

Non sarà sfuggito poi che per la prima volta in Italia una forza politica ha fatto campagna elettorale raccontando quello che ha fatto, piuttosto che quello che promette di fare.

E questo cosa ha significato per gli elettori?

Che quello che diciamo, facciamo. In politica contano i fatti. La stagione dei capitani coraggiosi e dei pifferai magici è finita.

Noi ci siamo presentati con obiettivi concreti che interessavano la quotidianità della gente: salari troppo bassi, inflazione galoppante, una guerra alle porte d’Europa che tutti continuano a sottovalutare.

Ettore Licheri

senatore, già portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle

Registrato al Tribunale di Roma il 19/09/2018, n. 155
Direttore: Roberto Serrentino

© Copyright 2024 | Dimensione Informazione
Tutti i diritti riservati

Privacy Policy Cookie Policy Cambia preferenze

Contatti:
Viale Giuseppe Mazzini, 134 - 00195 Roma
Telefono: 06.37516154 - 37353238
E-mail: redazione@dimensioneinformazione.com