Hanno detto… sul numero 33, settembre 2021 • anno 3

Roberto Gualtieri
Fare il sindaco di Roma significa occupare una posizione di grandissimo rilievo nel panorama politico del Paese. Sarà utile sia la mia esperienza decennale in Europa, anche come presidente della Commissione Economia, sia l’esperienza da ministro dell’Economia.
Roma non è ingovernabile. È stata solo governata male negli ultimi anni, dalle giunte Alemanno e Raggi. Abbiamo scritto un programma di 140 pagine con centinaia di esperti e con l’aiuto e l’ascolto di molte associazioni, comitati, cittadini. Avremo anche a disposizione i fondi del Pnrr, che ci permetteranno di trasformare in realtà i nostri progetti.
Roma ha bisogno di una rinascita, di tornare al suo ruolo di grande capitale europea. Abbiamo un programma con tre obiettivi di fondo: efficienza dei servizi, crescita e creazione di lavoro, uguaglianza. Accanto a me ci saranno persone competenti, motivate e appassionate di Roma. Ma chiameremo tutti a combattere la rassegnazione di questi anni e a lavorare per riconquistare l’orgoglio di sentirsi romane e romani.

Giancarlo Abete
Forza di volontà, dedizione, spirito di sacrificio, capacità di fare squadra, integrazione realizzata in modo naturale, hanno costituito valori fondamentali che lo sport ha trasferito in questa magica estate a tutto il Paese ed anche alla politica, che dovrebbe trarre occasione di riflessione dai successi sportivi e dall’immagine del Paese Italia che lo sport ha saputo esportare in tutto il mondo.
Lo sport è più avanti della società civile e racconta straordinarie storie umane di resilienza e di coraggio.
Lo sport come modello di autoemancipazione delle nuove generazioni è inclusivo e meritocratico. La politica ne riconosca sempre più i valori a cominciare dalla nostra Costituzione.
Occorre l’impegno di tutti quanti noi perché anche nell’economia e nella politica si abbia la capacità di individuare la strada giusta per riprendere la marcia.

Roberto Arcioni
Sebbene l’Italia, non riuscendo a trattare il dolore cronico con la sola doverosa motivazione etica, sia ricorsa a una legge ad hoc, la n. 38/2010, adottando così un quadro organico di principi e disposizioni normative per garantire una rete assistenziale qualificata in ambito palliativo e della terapia del dolore per il malato e la sua famiglia, sono ancora troppe le resistenze che ne impediscono una sua completa attuazione, per mancanza di investimenti e risorse necessarie a garantire le cure, a creare campagne di sensibilizzazione per il riconoscimento etico della terapia del dolore come disciplina nel trattamento del dolore cronico.
La neurostimolazione spinale è una tecnica che fa parte di quella branca della medicina cosiddetta “Bioelectronic Medicine” in continua espansione. Conoscere e diffondere questa terapia contribuirà a sensibilizzare la classe politica affinché la renda accessibile a tutti quei pazienti affetti da dolore cronico neuropatico refrattario alla terapia medica.

Valentina Aprea
Già nel 2018, ad inizio legislatura, avevo depositato a firma Mariastella Gelmini e mia la Proposta di Legge 544 “Disposizioni per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore” per indicare al parlamento la necessità e l’urgenza di intervenire sulle criticità emerse dal 2010 in avanti con riferimento ai percorsi di ITS (Istruzione Tecnica Superiore) che, al di là di alcune eccellenze, non si sono mai trasformati in una vera e propria filiera nazionale tecnologica non accademica.
La soluzione sarà lo strumento giuridico che abbiamo individuato per governare gli ITS Academy: la fondazione di partecipazione pubblico-privata, che vede allearsi istituzioni pubbliche (regioni, enti locali, scuole superiori, università, centri di ricerca e centri d’istruzione e formazione professionale) con imprese o reti d’imprese e parti sociali, per concorrere alla formazione di tecnici 4.0 con riferimento alle filiere tecnologiche di appartenenza.
Il voto all’unanimità espresso oggi da tutte le forze politiche è stato un segnale bello e forte, che l’Aula di Montecitorio ha lanciato al Paese rispetto ad un’emergenza formativa ed occupazionale, che merita le giuste risposte ed in tempi brevi dalla politica.

Luigi Ciampoli
Si pensi, ad esempio, ai casi mediante i quali il nuovo decreto sulla giustizia, cercando di mediare tra le diverse proposte, ha ritenuto di escludere la prescrizione per alcune ipotesi espressamente elencate e rilevanti per la loro gravità. La soluzione adottata, pur esprimendo la lodevole volontà del Legislatore di contemperare il contrasto emergente tra i due orientamenti, solleva tuttavia perplessità di carattere costituzionale.
Innanzitutto l’impostazione adottata finisce per non risolvere la sostanziale disparità di trattamento tra le diverse tipologie di reati, ancorché considerate correttamente di estrema gravità.
Il giusto maggior rigore previsto nelle ipotesi criminose prese in esame, proprio perché diversamente indicato, finisce per richiamare il dettato costituzionale e la chiarezza dei criteri interpretativi.

Giuseppe Lepore
La mobilità della gente, delle merci, delle imprese e dei capitali, richiesta dal mercato internazionale, dovrà orientarsi sempre più verso uno sviluppo globale sostenibile, stabile ed inclusivo.
È questo il messaggio essenziale lanciato dall’Expo.
Camere di Commercio e le singole Regioni stanno organizzando una serie di iniziative preparatorie per il coinvolgimento delle attività locali, come formazione, business matching, accompagnamento e servizi per la valorizzazione del Made in Italy attraverso la produzione innovativa facente capo alle imprese nazionali.
Expo Dubai, dopo lo stop imposto dal Covid, sarà la prima Esposizione Universale a tenersi nell’area ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale) ove sarà possibile conoscere meglio gli strumenti a disposizione delle imprese. Un appuntamento imperdibile, un’occasione che le imprese italiane devono assolutamente sfruttare, non potendovisi sottrarre, per essere competitive nel nuovo mercato globale.

Angelo Gargani
Per il Garante del contribuente la pendenza di vari progetti di riforma, che purtroppo non riescono a decollare, dimostra come una rilettura di tutto lo Statuto sia ormai improrogabile.
Il progetto di una parziale riscrittura dello Statuto impone una prima domanda sull’attualità del principio che fu il presupposto da cui partirono i padri Costituenti quale filosofia dello Statuto del contribuente e sul riscontro, riconosciutane l’attualità, della sua effettiva applicazione: “Non abbandonare il contribuente all’indiscriminato esercizio del potere di imposizione”. Questo è il cardine fondamentale ispiratore del legislatore del 2000. Senza ombra di smentita, esso è ancora valido, ma analoga certezza non sussiste per quanto concerne la sua applicazione alla luce delle norme statutarie.
La riforma dello Statuto inevitabilmente non può prescindere da un allineamento con le norme europee in materia.
Seguendo questa strada, si può mirare non solo ad un codice tributario nazionale, ma anche a quello europeo.

Dimensione Informazione

Dimensione Informazione

Registrato al Tribunale di Roma il 19/09/2018, n. 155
Direttore: Roberto Serrentino

© Copyright 2024 | Dimensione Informazione
Tutti i diritti riservati

Privacy Policy Cookie Policy Cambia preferenze

Contatti:
Viale Giuseppe Mazzini, 134 - 00195 Roma
Telefono: 06.37516154 - 37353238
E-mail: redazione@dimensioneinformazione.com