Hanno detto… sul numero 31-32, luglio/agosto 2021 • anno 3

Antonio Misiani
La proposta di riforma fiscale approvata dalle commissioni finanze di Camera e Senato è un primo passo importante e ambizioso che va nella direzione giusta.
La misura principale che le commissioni propongono è un taglio dell’IRPEF. L’ipotesi è di riorganizzare l’IRPEF rivedendo scaglioni, aliquote e detrazioni. In alternativa si suggerisce, almeno per la fascia media dei contribuenti, un’aliquota progressiva continua (il cosiddetto “modello tedesco”), anche se questa proposta è meno preferita.
Qualunque sia il modello che verrà prescelto, la progressività dell’imposta sarà salvaguardata. L’idea di ristrutturare l’IRPEF trasformandola in un’imposta proporzionale (la “Flat tax” tanto sostenuta da Salvini) non è stata presa in considerazione.
La transizione ecologica “giusta” (cioè attenta alla tutela dei più deboli) diventa a pieno titolo uno dei punti qualificanti della proposta di riforma fiscale delle commissioni.
Importanti sono alcune misure contenute nel paragrafo dedicato alla lotta all’evasione, dalla piena estensione della fatturazione elettronica al potenziamento del fisco digitale, cercando un equilibrio più efficace con le regole di privacy.

Fiammetta Modena
Oggi all’esame del Parlamento ci sono le leggi delega per il processo penale e civile: le linee di fondo sono state tracciate sempre nel Recovery sotto la colonna “obbiettivo dell’intervento”. Non è, intendiamoci, una imposizione europea o del Governo. Il Parlamento, infatti, ha in via preventiva approvato delle risoluzioni (Commissione per Commissione, quindi materia per materia) e ha successivamente approvato il testo inviato alla Commissione.
Una qualsiasi delle forze politiche che abbiano fatto questo sentiero, può fare della giustizia un campo di battaglia?
Dovrei concludere con un appello al senso di responsabilità collettivo, ma potrebbe avere il sapore retorico.
Mi appello alla capacità di distinguere i politicanti dai politici, da chi vive sulle 12 ore rispetto a chi ha la statura per guardare oltre i 365 giorni.

Gianpiero Oddone
Dopo due anni di lockdown, di limitazioni alla libertà di movimento, di assenza di socializzazione, di lavoro a distanza e di rivoluzione delle proprie abitudini sia familiari, sia sociali che lavorative, a detta degli esperti è nata una nuova serie di malattie psico-fisiche derivanti dal fondersi di questi fenomeni di costrizione.
Il Dream ha l’obiettivo di far ritrovare la serenità e l’allegria perdute in questi ultimi anni, offrendo un luogo dove stimolare le emozioni e renderle uniche.
Vogliamo contribuire alla ripartenza del nostro Paese con l’entusiasmo e la carica di noi italiani, famosi al mondo per inventiva, fantasia, eleganza, offrendo un’ospitalità unica.
Auspico che l’ampliamento della campagna vaccinale, il green pass, un’adeguata comunicazione e il progressivo ritorno alla normalità possano tutti contribuire a far crescere un settore fondamentale per il PIL nazionale con le conseguenti, positive ricadute sull’economia dell’indotto e sul vivere quotidiano di tutto noi.

Federico Tedeschini
Abbiamo oggi l’occasione per costringere Governo e Parlamento a porre fine a questi modi di dispensare giustizia e l’occasione ci è data dalle proposte di Referendum per la celebrazione dei quali si stanno raccogliendo le firme.
È un vero peccato che alcuni partiti politici abbiano voluto intestarsi la paternità di questi referendum, meglio sarebbe stato avviarli attraverso la costituzione di appositi comitati cui potessero aderire esponenti delle diverse forze politiche presenti in Parlamento.
Oramai però il dado è stato tratto ed è troppo tardi per cambiare i motori della macchina referendaria.
Si può soltanto sperare che gli italiani non confondano il “Sì“ su ciascuna scheda con il voto che daranno alle elezioni politiche, perché se questo dovesse avvenire saremmo di fronte ad una nuova occasione perduta per riformare il sistema della giustizia italiana.

Andrea Ferretti
Non sono affatto male le previsioni sull’andamento dell’economia europea appena elaborate dalla Commissione nelle “Previsioni d’Estate”. Più in particolare, i dati evidenziano che il PIL dell’Eurozona dovrebbe crescere, nel biennio 2021-2022”, del 9,3% (4,8 % quest’anno e 4,5% nel 2022) in deciso miglioramento rispetto alle precedenti “Previsioni di Primavera”. Anche il PIL italiano, in genere fanalino di coda, dovrebbe muoversi in linea con la media europea (+9,2%) anche grazie ad una crescita 2021 prevista in rialzo del 5%. In questo processo, volente o nolente, l’Italia verrà gravata da una pesante responsabilità. Infatti, da una parte, il nostro Paese, con una quota di circa 200 mld, sarà il primo beneficiario del Recovery Fund. Dall’altra, l’Italia sarà anche il Paese che godrà dei maggiori risparmi sugli interessi sul debito pubblico. Basterà evidenziare, a questo proposito, che se l’Italia, ipoteticamente, avesse collocato il bond da 20 mld al posto della Commissione, avrebbe dovuto garantire ai sottoscrittori un rendimento 9 volte superiore a quello pagato dalla Commissione stessa. Dunque, essendo il nostro Paese quantomeno uno degli attori protagonisti, è innegabile che qualsiasi nostra incertezza nella messa a terra del Recovery Plan stopperebbe il processo verso una nuova Europa e ridarebbe forza a pericolose forze centrifughe al momento, per fortuna, piuttosto sopite.

Conversazioni a San Pio X – Rosario Livatino
Con l’incontro su beato Livatino, Don Andrea ha dato risalto a come si possa essere santo nel quotidiano, nello svolgimento del proprio lavoro, rigoroso come deve essere quello di un magistrato, ma anche umano e rispettoso dell’altro, come era la personalità di Rosario Livatino.
Nell’occasione ha emozionato la proiezione di alcuni minuti del video del memorabile discorso di Giovanni Paolo II ad Agrigento il 9 marzo 1999 contro la mafia: “Mafiosi, voi che portate sulle vostre coscienze tante vittime innocenti, convertitevi, cambiate vita”.
Sono i comportamenti tenuti da Livatino, quale stile di vita, che devono essere considerati di esempio, per tutti, formatori, classe dirigente, magistrati compresi, soprattutto in questi momenti di forti fibrillazioni sociali, per aspirare a una vita degna di essere vissuta, perché improntata alla rettitudine, alla ricerca del bene comune, al rispetto del prossimo, alla giustizia.

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