Risponde Antonio Auricchio, co-managing partner Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners*
Studi legali integrati, all’interno dei quali confluiscono professionalità diverse per un’assistenza globale a clienti sempre più esigenti con problematiche da trattare ancor più trasversali e interdisciplinari, sono oggi chiamati a considerare nella propria organizzazione anche la legal tech, cioè la consulenza legale volta ad affrontare tematiche di digital transformation e innovazione.
La professione legale sta senza dubbio registrando un forte cambiamento d’identità: ai professionisti oggi vengono richieste qualità che vanno oltre le tradizionali competenze legali: capacità di sviluppo del business, intelligenza emotiva, capacità di risoluzione dei problemi. Caratteristiche – queste – che completano perfettamente un quadro nel quale l’automazione rende tutto più efficiente sì, ma in cui l’elemento umano continuerà ad essere centrale. Si va verso la formazione di un vero e proprio “avvocato-ingegnere” in grado di unire alla competenza professionale intesa in senso ampio, come prima descritto, una grande padronanza dei nuovi mezzi di comunicazione e di informatizzazione. Alcune facoltà universitarie (vedi Milano, Bologna, Calabria) lo hanno capito e stanno potenziando i dipartimenti di informatica giuridica per preparare gli studenti.
Con la task force interna dedicata all’Intelligenza Artificiale (IntelliGop) appositamente costituita qualche anno fa, il nostro Studio continua a perseguire l’obiettivo dell’innovazione attraverso l’implementazione di diverse soluzioni ‘Lawtech’ in collaborazione con clienti italiani e stranieri al fine di fornire forme di collaborazione integrata, anche tramite piattaforme digitali, incrementando la vicinanza con il cliente e l’efficienza. IntelliGop ha come obbiettivo quello di intercettare e recepire il mindset-change nel settore dei servizi legali che, sempre di più i clienti stanno promuovendo attivamente anche attraverso una maggiore integrazione della propria relazione con gli studi legali. In pratica una sorta di partnership implicita che genera conoscenza, efficienza e un nuovo modo di approcciare la consulenza legale tradizionale.
Considerati gli importanti costi di struttura, le minori vocazioni nello svolgere la professione di avvocato e la clientela sempre più sofisticata che, nella scelta di una legal firm, si indirizza verso quella più specializzata per la risposta al problema specifico, è ancora attuale il sistema dello studio “full service”, o può tornare in auge lo studio “boutique”, con minori competenze, ma altamente specializzato e qualificato per le più contenute materie che tratta (scelta di prodotto)?
È vero, il cliente è sempre più esigente. Il cliente che tipicamente si rivolge al nostro Studio, poi, ha anche necessità estremamente complesse, per esempio dovute al fatto di operare in diversi Paesi del mondo. Ma proprio per questo è sempre più attento alla qualità e all’efficienza. E proprio per questo il nostro modello full-service, con singoli professionisti altamente specializzati e integrati in team multidisciplinari, è vincente, riuscendo a rispondere in maniera molto più efficace ed efficiente al cliente.
Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, tutti concetti cui non si può prescindere nel pensare alla legal identity del futuro.
Senza dubbio. Nuove tecnologie che plasmano nuovi modelli di business, digitalizzazione e intelligenza artificiale spingono noi professionisti a domandarci quale futuro ci attende. Come detto l’intelligenza artificiale e le tecnologie emergenti hanno radicalmente cambiato il panorama legale. Questo profondo cambiamento ha lasciato spazio a un gran numero di sfide da affrontare, ma ha anche creato una serie di opportunità che noi professionisti dobbiamo saper cogliere. In GOP lo stiamo facendo: della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale ho già detto sopra, ma anche la sostenibilità è un tema su cui il nostro Studio si è concentrato. Lo scorso anno abbiamo lanciato il progetto GOP Cares, che, ispirandosi ai principi internazionali ESG (Environmental, Social, Governance), riunisce in un unico piano una serie di attività: a favore dell’ambiente (GOP Cares Green), delle persone (GOP Cares Social), della governance (GOP Cares Work), così da favorire lo sviluppo sostenibile dello Studio stesso.
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(*) Risposte estese solo alle domande di più diretto riferimento allo Studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners.