Matteo Salvini come Giuseppe Garibaldi? Provocazione o ironia? Garibaldi compì le sue imprese militari, mietendo successi in Europa e nell’America del Sud. Fu deputato della Repubblica dell’Uruguai, della Repubblica Romana e del Regno d’Italia. Condottiero, navigatore, capo popolo, populista, Garibaldi combattè tutto e tutti, passando da gesta marinaresche a imprese militari, per continuare col movimentismo politico e approdare ad autonominarsi Dittatore della Sicilia in nome di re Vittorio Emanuele dopo lo sbarco a Marsala dell’11 maggio 1860.
Salvini è un combattente ex se, anch’egli capo popolo, populista e pugnace su più fronti, per quanto limitati dal contesto nazionale, ma sempre contro tutto e tutti: forzisti, piddini e fratelli d’Italia a livello di governo del Paese, pentastellati a livello locale (regioni e comuni).
Salvini è riuscito in una manovra che nessun altro politico dalla Costituzione ad oggi è stato in grado di realizzare. Sgombrando il campo da liste civiche o civette, Salvini governa il Paese con chi si ritrova all’opposizione nelle giunte locali e viceversa.
Buon ultimo è l’accordo con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sulla candidatura di Marco Marsilio, vincitore delle elezioni regionali del 10 febbraio scorso ed oggi nuovo Governatore dell’Abruzzo, sostenuto dalla coalizione di centrodestra.
Tiene praticamente per i cosiddetti… tutte le forze politiche, di governo e di opposizione con la minaccia implicita, ma non troppo, che potrebbe governare il Paese con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni e le regioni con Luigi Di Maio e Danilo Toninelli!
Quindi, c’è da chiedersi, bravo Salvini, o poco attenti, per non dire altro, gli elettori italiani che glielo hanno permesso?
Ma Berlusconi e i suoi consiglieri Gianni Letta e Niccolò Ghedini sono stati davvero strategici e lungimiranti nel dare il via libera a Salvini all’accordo di governo con i 5 stelle?
Quindi, mutatis mutandis, Salvini eroe dei due mondi, politicamente parlando? Leader nel mondo della politica di governo con i guelfi e alleato nelle elezioni amministrative con i ghibellini? Forse sì, ma con la differenza che mentre Garibaldi contribuì all’unità d’Italia, Salvini, tra federalismo ed autonomia delle regioni, non sembra andare nella stessa direzione.